Le prime chitarre a sei corde
Certamente non tutti sanno che alla fine del XVIII secolo i liutai napoletani furono i primi a produrre chitarre a sei corde: erano di dimensioni piuttosto ridotte, costruite in acero o legni da frutto. La chitarra napoletana più antica che conosciamo è del 1764 di Antonio Vinaccia, appartenente ad una longeva famiglia di liutai napoletani. Lo strumento è veramente interessante perché presenta quasi tutte le caratteristiche della chitarra moderna.
« Nell’Ottocento, l’arte della liuteria chitarristica aveva raggiunto, in Italia, un altissimo grado di raffinatezza: i Fabricatore avevano autorevolmente guidato a Napoli la transizione tra gli strumenti settecenteschi e quelli nuovi, a sei corde semplici, e i Guadagnini avevano acquisito, con la loro dinastia, in quel di Torino, un meritato prestigio » Angelo Gilardino
Subito dopo anche in Spagna la chitarra a 6 corde cominciò ad affermarsi soprattutto a Malaga e Siviglia. Anche in Francia, verso il 1820, fiorisce questa caratteristica grazie al liutaio Renѐ François Lacôte molto apprezzato da famosi chitarristi del suo tempo: Fernando Sor e Ferdinando Carulli. A Cremona, Carlo Bergonzi, attivo dal 1780-1820, costruisce alcune interessanti chitarre a 6 corde.
Osserva le 3 figure sopra. Con l’uso del “poggiapiede” oppure sulla propria gamba. Trova la migliore posizione per te.
Nella figura sotto: le parti che la compongono.
Vediamo le sezioni al momento attive
Sostituzione
delle corde
Se si rompe una corda?
Pizzicato &
Tocco Appoggiato
Tecniche di sviluppo
Chitarra Ritmica
L‘accompagnamento
Primi accordi
Duo!
Tu e il Maestro
Con inizio dalla 1a corda