Lettera B

Alfabeto dell’Agogica e Glossario Musicale

B – per gli anglosassoni sta per Si. Nella notazione tedesca invece la lettera B indica il Sib e la lettera H il Si naturale.

BACH

BACHIANA – scala E’ una scala di modo minore con il 6° e il 7° grado alterato di un semitono sia nell’ascendere che nel discendere.

BAGATELLA – Breve composizione musicale da camera di semplice struttura formale. La parola stessa significa piccola cosa, inezia. Alcune bagatelle dal contenuto espressivo originale furono composte da L. van Beethoven e A. Dvorak.

BALALAIKA – Strumento tipico della musica popolare molto usato in Russia. E’ una specie di Liuto a forma triangolare, con tre corde che vengono sollecitate con il plettro.

BALLAD – Ballad-opera Brano cantabile in tempo moderato-lento di carattere romantico. Normalmente a forma di canzone A-A-B-A.
Ballad-opera rappresentazione teatrale tipica dell’Inghilterra, in cui i dialoghi sono alternati a canzoni.

BALLATA – E’ un’antica forma vocale monodica (accompagnata) di tipo popolaresco. Il termine ballata dovrebbe significare una canzone ballata. Tuttavia verso il 1250 le ballate eseguite dai trovieri e dagli ultimi trovadori non sono danzate, mentre la ballata italiana è certamente con danza. Nella letteratura pianistica sono famose le ballate di Chopin.

BALLETTO – Spettacolo mimico danzante con accompagnamento musicale.
È anche una composizione musicale affine al madrigale.

BANDA –  Complesso musicale formato da soli strumenti a fiato (ottoni e legni) e a percussione, sorto verso la fine del XV secolo.

BANJO – Strumento musicale cordofono a cassa tonda e piatto su cui è tesa una pelle e munito di un numero di corde da 4 a 9. La sua origine è africana. Fu introdotto in America dagli schiavi neri. Ben presto diventò strumento fondamentale nelle esecuzioni jazzistiche e nella musica folk. Rag time – Dixieland.

BARCAROLA – Composizione strumentale o vocale in tempo composto 6/8 o 12/8 lento e cadenzato ispirato a suggestioni marinaresche. Una barcarola celebre è quella di J. Offenbach.

BARITONO – Voce di timbro maschile molto sonora e ricca di armonici che, come estensione,
si trova tra quella di Tenore (più acuta) e quella di Basso (più grave).

BAROCCO – Periodo della storia musicale tra il 1600 ed il 1750.

BARRA – o stanghetta Linea verticale che divide le battute.

BASSO – Voce di timbro maschile pastosa e corposa. E’, come estensione, la più grave.

BASSO ALBERTINO – Accompagnamento usato su strumenti a tastiera nel XVIII secolo: consiste in accordi spezzati, suonati con la sinistra. Deve il suo nome al musicista italiano Domenico Alberti.

BASSO CIFRATO – Introdotto nel 1500, indicava un basso con sopra scritti dei numeri i quali rappresentavano le note degli accordi. Gli esecutori, attraverso queste cifre al basso, realizzavano l’accompagnamento ad una melodia vocale.

BASSO CONTINUO – Parte strumentale grave ed ininterrotta di una composizione per voce e strumento (in genere eseguita sull’organo o sul clavicembalo) nella quale, uno o più strumenti applicavano, in maniera estemporanea, una serie di accordi, creando così una sorta di accompagnamento. Ebbe largo impiego nel XVII secolo.

BASSO TUBA – Strumento a fiato dalla sonorità profonda che esegue la parte più grave dell’armonia. Viene utilizzato nelle bande. Anche nella musica jazz ha una sua collocazione specialmente nel dixieland.

BATTERE – Segnale con cui il direttore d’orchestra indica il tempo: accento forte in una misura (vedi anche levare).

BATTERIA–  Insieme di strumenti ritmici a percussione, generalmente formata da Cassa, Tamburo con corde, 3 Tom Tom (acuto, medio , grave) Charleston e 2 o 3 Piatti di varia grandezza. E’ presente in tutte le formazioni, trii, quartetti fino alle grandi orchestre di musica jazz e di musica leggera.
BATTIMENTI Sono determinati da una piccola differenza tra due suoni della stessa altezza (un Do intonato e un Do calante o crescente). Ne risulta un effetto vibratorio particolare, caratterizzato da rapide ondulazioni acustiche. L’effetto è un rafforzamento seguito da un indebolimento del suono a seconda che le sequenze siano in concordanza o in discordanza di fase.

BATTUTA o MISURA – E’ un gruppo di accenti prestabiliti dal tempo, delimitati da due stanghette verticali che attraversano il pentagramma.

BEAT – Ovvero il tempo inteso come unità di battuta. Nel linguaggio jazzistico e nella musica leggera specifica l’unità di scansione.

BEETHOVEN

BE-BOP – Stile jazz, nato negli USA negli anni 40. Si riallaccia al blues ed è caratterizzato dall’impiego costante di accordi dissonanti, da note estranee all’armonia e dalla maggiore libertà degli strumenti ritmici. Tra i maggiori esponenti di questo stile vi sono C.Parker, D.Gillespie, T.Monk, M.Roach e altri.

BEGUINE – Ballo a ritmo lento in tempo 4/4 di origine caraibica. Ha avuto grande diffusione nei paesi Latino-Americani.

BEMOLLE – E’ un segno di alterazione del suono. Segnato davanti ad una nota la abbassa di mezzo tono. Il doppio bemolle la abbassa di un tono. Alla sua stesura hanno partecipato i fratelli Mazzocchi di Civita Castellana (VT), (biblioteca vaticana).

BENEDICTUS – E’ una delle sette parti musicali che compongono la messa da Requiem (Requiem, Kyrie, Dies-Irae, Offertorio, Sanctus-Benedictus, Agnus Dei, Libera Me Domine).

BEQUADRO – Segno che annulla l’effetto delle alterazioni prodotte dai diesis o dai bemolli e riporta la nota allo stato naturale. Il doppio bequadro annulla l’effetto del doppio diesis e del doppio bemolle.
Alla stesura di questo segno hanno partecipato i Fratelli Mazzocchi da Civita Castellana (Viterbo).

BERCEUSE – Composizione musicale dal ritmo uniforme e lento a mò di ninna-nanna dalla quale si differenzia per la stesura più raffinata e complessa. La melodia, costruita su un basso ostinato, è dolce e la forma è libera.

BERNARD de VENTADOR – (Castello di Ventadour 1150 ca. – Abbazia di Dalon 1200 ca.), trovatore limosino che cantò, nei suoi versi, la passione amorosa per Eleonora d’Aquitania.
Difficile è ricostruirne con esattezza la biografia, tanto i dati leggendari superano la realtà storica. Secondo una biografia provenzale, sarebbe stato il figlio di un servo e di una fornaia al servizio dei castellani di Ventadour, nel Limosino. I suoi primi componimenti furono sicuramente dedicati alla viscontessa di Ventadour (vedi Amor cortese), la qual cosa gli attirò le ire del visconte, geloso, che lo cacciò dal castello. In seguito fu accolto alla corte di Eleonora d’Aquitania, a cui dedicò le sue Chansons, e risiedette infine alla corte di Tolosa.
Le scarne notizie sulla sua vita possono essere dedotte dall’opera poetica, dove il trovatore inserisce spesso allusioni a personaggi storici come Enrico II Plantageneto (il “Reis Engles”) o Raimondo V, conte di Tolosa (“seigneur de Beaucaire”). Pur riprendendo motivi comuni agli altri trovatori – la natura, l’amore – la sua poesia acquista toni di vibrante sincerità. La lirica coincideva per lui con l’espressione del sentimento più che con la ricerca formale. Le sue canzoni contengono infatti immagini commoventi, che esprimono in una lingua semplice passioni intense.
La sua opera fu poco apprezzata dagli estimatori della poesia cortese, che ponevano la ricerca formale al di sopra dell’espressione dei sentimenti: si è così dovuto attendere l’epoca romantica perché Bernard de Ventadour fosse inserito nella rosa dei maggiori esponenti del genere.

BERTRAN de BORN – (Salagnac, Périgord 1140 ca. – Dalon, Dordogna 1215 ca.), trovatore provenzale. Signore di un castello in Dordogna, ai confini orientali dei possedimenti francesi, e vassallo dei duchi d’Aquitania, si trovò implicato in varie dispute feudali. Passato alla storia come condottiero avido e senza scrupoli, lottò prima contro il proprio fratello e poi contro Enrico II Plantageneto e Riccardo I d’Inghilterra. Trascorse gli ultimi anni di vita in un monastero cisterciense.
Delle sue opere rimangono alcuni componimenti amorosi (vedi Amor cortese) e soprattutto una trentina di sirventesi politici, in cui canta le virtù cavalleresche e le gesta d’armi. La forza della sua poesia, che lo rende maestro incontestato di questo genere, fu riconosciuta anche da Dante, che tuttavia, nella Divina Commedia, lo pose all’inferno come seminatore di discordia, poiché suscitò la rivalità tra Enrico d’Inghilterra il Giovane e il padre Enrico II.

BICORDO – Insieme di due suoni eseguiti contemporaneamente sopra uno strumento a corde (doppia nota-doppia corda).

BIG-BAND – Indica un’orchestra jazz il cui organico è composto, oltre che dalla sezione ritmica, da 4/5 trombe, 4 tromboni e 5 sax (2 alti, 2 tenori e un baritono). Questo tipo di formazione ebbe grande diffusione negli anni 30-40 i cui massimi esponenti sono stati Count Basie, Benny Goodman, Duke Ellington.

BINARIA (misura) – Forma musicale. Termine che indica che la divisione della frazione segnata all’inizio del tempo musicale è in due movimenti principali, dove gli accenti forti e deboli si alternano regolarmente.

BISCROMA – Valore di durata pari ad un trentaduesimo di semibreve.

BITEMATICO – Indica, in una composizione, l’impiego di due tempi principali con carattere diverso tra di loro. In genere il primo tempo di una sonata è bitematico.

BITONALITA – ‘ Impiego simultaneo, nel corso di un brano musicale, di due tonalità diverse.

BLUES – Canto di origine nera. Ebbe grande diffusione a partire dalla seconda metà del secolo XIX nei campi di lavoro nel Sud degli USA. Di ispirazione profana aveva, in certi casi, funzione liberatoria da parte degli schiavi neri. L’incontro tra il rag-time pianistico ed il blues ha dato l’avvio alla prima forza di jazz. Tra i principali interpreti: M.Rainey, B.Smith.

BLUES NOTES – Per Blue Notes s’intendono la 3a minore, la 5a diminuita e la 7a minore quando sono utilizzate su tonalità maggiori.

BLUES SCALE – E’ la fusione di due scale pentatoniche: ad es. do-re-mi-sol-la (maggiore), do-mib-fa-sol-sib (minore). Assieme ad una quinta abbassata, fa# o solb, formano una scala di nove note (do-re-mib-fa-fa#-sol-la-sib).

BOCCHERINI

BOCCHINO – Imboccatura degli strumenti a fiato (tromba, trombone, corno, bombardino, ecc…) che si applica sopra lo strumento. La parte che va vicino alla bocca dello strumentista è larga ed è a forma di “tazza”, mentre la parte che va nello strumento è stretta e cilindrica come una “penna”.

BOLERO – Danza popolare di origine spagnola in tempo ternario (in alcuni casi il ritmo è anche quaternario) e di andamento moderato. La sua origine risale al XVIII secolo. Il più celebre bolero è quello di M.Ravel.

BONGO’S – Strumento a percussione di origine africana, formato da due piccoli tamburi di differente altezza che si percuotono con le dita. Molto usato nel genere Sud-Americano.

BOOGIE WOOGIE – Stile di musica jazz che, nelle intenzioni, vuole essere la versione pianistica del Blues. Diffuso a Chicago nell’arco di tempo che va dal 1910 al 1930. Nel Boogie Woogie l’accompagnamento è caratterizzato dal basso ostinato alla mano sinistra (a volte il contrattempo con la destra) e dalla ripetizione ossessiva di frammenti musicali. Tra le orchestre che hanno suonato Boogie Woogie la più famosa è sicuramente quella di C.Basie.

BORDONE – Note basse e continue di accompagnamento alla melodia.

BOSSA NOVA–  Ballo brasiliano derivante dal Samba. Il movimento ritmico della Bossa Nova si sviluppa in due misure (ritmo composto). La sua armonizzazione è raffinata ed elegante. Uno dei maggiori esponenti è Joao Gilberto.

BOURREE – Danza popolare francese in ritmo binario o ternario ad andamento veloce. Ebbe la sua massima divulgazione nel 1700 ed è abitualmente inserita nella Suite fino alla metà del XVIII secolo.

BRASS – Significa letteralmente ottoni. In riferimento ad una Big-Band indica la sezione degli ottoni (trombe e tromboni).

BREAK – Alla Lettera interruzione. Passaggio all’interno di un brano di jazz in cui la sezione ritmica sospende di suonare per un certo numero di battute, per dare modo al solista di effettuare una sorta di cadenza a tempo, per poi riprendere simultaneamente al resto del gruppo; utilizzato particolarmente al resto del gruppo; utilizzato particolarmente nell’era del be-bop tra la fine dell’esposizione del tema e l’inizio del chorus improvvisato, come preludio all’assolo vero e proprio.

BREVE – Figura musicale e relativa pausa la cui durata è di due unità. E’ una figura antica quasi in disuso, tuttavia Igor Strawinskij l’ha usata nelle ultime battute dell’Apollon Musagete.

BURLESCA – Brano strumentale di carattere scherzoso e vivace. Scritto in maniera fiorita simile al Capriccio e allo Scherzo. Nel 1700 fu inserito anche nella Suite.