Alfabeto dell’Agogica e Glossario Musicale
LA – 6ª Nota della notazione musicale guidonica (Guido d’Arezzo). A per l’alfabetica.
LAENDLER – Danza austriaca di origine popolare in 3/4, antenata del valzer.
LARGAMENTE – Notazione espressiva.
LARGO – Termine di andamento, indica che l’esecuzione di un brano musicale deve essere eseguita in maniera distensiva, ossia larga.
LAUDA – Antesignana dell’oratorio in volgare. E’ un canto che ebbe origine a Firenze nel XIII secolo, ad opera dei Laudesi, compagnia di laici, e veniva in onore della Vergine. Fu il germe del dramma sacro e dell’oratorio.
LEGATO – Termine che indica, attraverso una linea curva posta sulle note, che quel frammento melodico non deve avere interruzioni ne respiri, ma deve essere eseguito tutto di seguito e dolcemente.
LEGATURA – Può essere di valore di portamento o di frase.. Quella di valore unisce due o più note della stessa altezza, facendo si che al valore del 1° suono si aggiunga quello del secondo.
Quella di portamento indica, attraverso una linea curva posta sui suoni, che quel frammento melodico non deve avere interruzioni. La legatura di portamento o di fraseggio fa parte dei segni di espressione.
LEGNI – Termine che indica gli strumenti in legno, quali: oboe, corno inglese, clarinetto, clarinetto basso e controfagotto. Anticamente fra questi strumenti erano compresi anche il flauto e l’ottavino che erano costruiti con parti di legno, ma attualmente sono solo di metallo (foto).
LEITMOTIV – Termine che indica un motivo o un tema atto a ricordare, con la sua periodica ricomparsa, un sentimento, uno stato d’animo, un personaggio. Wagner ne fece uso chiamandolo Grundthema.
LE ROMAN de la Rose – Poema francese medievale in forma allegorica sul tema dell’amor cortese.
Nella prima parte, che comprende più di quattromila ottosillabi rimati a coppie, composti a partire dal 1237 ca. da Guillaume de Lorris, i sentimenti personificati parlano del loro amore per la Rosa (la donna) in un giardino che rappresenta la vita cortese. Dopo un alternarsi di insuccessi e speranze nel tentativo di cogliere la Rosa, l’amante non riesce a soddisfare la propria passione amorosa.
I versi successivi, quasi 18.000, aggiunti intorno al 1280 da Jean de Meun, ne continuano la formulazione allegorica stravolgendone però lo spirito di fondo: agli ideali cortesi viene sostituita l’esaltazione degli aspetti più materiali dell’amore, la figura femminile diventa oggetto di pesanti attacchi, mentre a valori come la carità o la rinuncia si preferiscono agi e ricchezze.
L’opera ebbe vasta eco nelle letterature europee fino al Rinascimento. In Italia ne comparve una traduzione in forma ridotta nel Fiore, raccolta di sonetti a sfondo satirico che alcuni studiosi attribuiscono a Dante; in Inghilterra il poeta Geoffrey Chaucer ne tradusse circa un terzo.
LENTAMENTE – Termine di andamento, indica che il brano musicale da eseguire non deve essere veloce ma molto lento.
LENTO – Termine di andamento indicante un movimento calmo, ma non eccessivamente (fra largo e adagio).
LEONIN – (magister Leoninus) (?, 1135 c. – ?, 1201 c.) è stato un compositore francese, appartenente alla celebre Scuola di Notre Dame a Parigi..
Biografia Raccolse composizioni musicali per la messa nel Magnus Liber Organi (“Grande libro dell’organum”) Sviluppò la polifonia introducendo l’organum duplum, ossia lo svolgimento parallelo di due melodie e ritmi diversi da parte della voce superiore (duplum) e di quella inferiore (tenor) in alcune sezioni (clausola) degli organa.
LEVARE – Termine preso dal linguaggio ritmico che indica un movimento in levare in contrapposizione al movimento in battere.
LIBERA ME DOMINE – E’ una delle sette parti musicali che compongono la messa da Requiem (Requiem, Kyrie, Dies-Irae, Offertorio, Sanctus-Benedictus, Agnus Dei, Libera Me Domine).
LIBRETTO – Testo di un melodramma.
LIDIO – Termine che designa, presso i greci antichi, uno dei loro modi classici.
LIED e LIEDER – Termine tedesco che designa sia una poesia strofica, di solito sentimentale e destinata al canto, sia la canzone stessa composta su tale poesia.
LINGUA d’OIL – Locuzione con la quale Dante Alighieri designa, nel De Vulgari Eloquentia, la lingua francese distinguendola dalle altre due lingue romanze, il provenzale (detto lingua d’oc) e l’italiano
(lingua del sì) Per definire la diversità dei tre esiti volgari del latino Dante prende ad esempio il diverso modo di esprimere l’assenso, ovvero dire di “sì”: sì, appunto, in italiano (dal latino sic, “così”), oc in provenzale (dalla perifrasi latina hoc est) e oïl in francese, divenuto oui nella forma moderna (dal latino hoc illum est).
LINGUE ROMANZE – Lingue romanze Gruppo di lingue moderne derivate dal latino, parlate da circa 500 milioni di persone soprattutto in Europa, Africa, America del Nord e del Sud. Appartengono alla grande famiglia delle lingue indoeuropee e si formarono durante il Medioevo sviluppandosi dalle forme colloquiali di latino che si parlavano nelle varie regioni dell’impero romano, quando queste vennero a contatto con le lingue germaniche durante le invasioni barbariche.
Le lingue romanze sono normalmente divise in due grandi gruppi, sulla base dei loro caratteri linguistici: gruppo occidentale, comprendente il francese, lo spagnolo, il portoghese, il provenzale o occitano, il franco-provenzale, parlato nelle regioni sudorientali della Francia, intorno alla zona del medio corso del Rodano, nella Svizzera romanda e in alcune valli alpine italiane, come la Val d’Aosta, il catalano e il ladino; gruppo orientale, comprendente il sardo, il rumeno e una lingua dell’Istria oggi estinta, il dalmatico. Anche l’italiano fa parte delle lingue romanze, e si colloca a cavallo dei due gruppi: la lingua letteraria, che ha per base il fiorentino, è più vicina alle lingue romanze orientali così come i dialetti italiani centromeridionali, mentre i dialetti settentrionali appartengono al gruppo occidentale, Le lingue romanze che si parlano fuori dall’Europa furono esportate negli altri continenti all’epoca delle scoperte geografiche e poi del colonialismo. Il francese è lingua ufficiale di molti paesi dell’Africa centroccidentale, ed è una delle lingue nazionali del Canada; lo spagnolo è la lingua del Messico e di tutta l’America centromeridionale (detta per questo America latina) con l’eccezione del Brasile, dove si parla portoghese. In particolare il brasiliano portoghese e lo spagnolo dell’America latina stanno sviluppando caratteristiche linguistiche proprie. Sulle coste dell’Eritrea e della Somalia è ancora parlato l’italiano.
LIRA – Strumento di origine greca a corde pizzicate di dimensioni più piccola della cetra. All’origine ebbe quattro corde, ma col tempo salì fino a 18 corde.
LIRICA – Detta anche romanza. Indica una composizione vocale accompagnata da uno o più strumenti dal carattere melodico.
LIRICA PROVENZALE – Tradizione poetica sviluppatasi tra i primi decenni del XII secolo e la seconda metà del secolo successivo in un area che comprende gran parte del sud della Francia, dal Limosino all’Aquitania, dalla Linguadoca alla Provenza vera e propria (da cui deriva, per approssimativa estensione, il nome di poesia provenzale), dove fiorisce rigogliosa la poesia dei trovatori.
LISZT –
LITOFONO – Strumento costituito da una serie di pietre sonore (monoliti), di forma naturale o tagliate a scopo musicale (di diverse dimensioni). Se le pietre sono disposte verticalmente vengono percosse nello stesso modo del Gong. Se invece sono disposte orizzontalmente vengono percosse alla stessa maniera di come si percuote lo Xilofono.
LIUTO – Strumento a corde pizzicate, che ebbe massima diffusione nell’epoca rinascimentale. Le sue musiche si scrivevano con la particolare semiografia della “intavolatura”. La sua forma è simile ad un mandolino grande. La superficie del manico e la sua larghezza variano secondo il numero delle corde.
LONGITUDINALI – Sono le vibrazioni dell’aria di uno strumento a fiato, che avvengono nella stessa direzione della lunghezza del tubo.
LUNGA – o longa (latina). Nome dati nei secoli XI-XIII a una delle due figure fondamentali di nota: lunga e breve per analogia con la ritmica poetica. Il valore della lunga è di due brevis.